Al termine di una stagione complicata, in cui sono stati mancati tutti gli obiettivi principali, il Milan potrebbe dover dire addio ad una delle sue stelle, probabilmente l’unica nota veramente positiva di quest’anno.
Il finale di stagione in crescendo, le prove di carattere mostrate con Inter e Real Madrid, la sensazione che ci potesse essere in qualsiasi momento la svolta positiva, sono dettagli che aumentano l’amaro in bocca tra i tifosi del Milan. L’organico d’altronde è di primo livello, sulla carta questa squadra poteva lottare alla pari di Inter e Napoli, ma per vari motivi – primo la confusione dirigenziale – non è stato così.

Agli sgoccioli di un campionato negativo, il peggiore degli ultimi anni e uno dei peggiori in assoluto, dalle parti di Milanello stanno già pensando alle mosse future, alla possibilità di non cambiare allenatore e alla necessità di ripartire dalle basi positive – poche – di questo ultimo anno.
L’ennesima rivoluzione di organico e di staff tecnico porterebbe ad un’altra estate interlocutoria e ad una stagione di incognite e passione sia per la società che per i tifosi. L’imperativo dovrebbe essere dunque non svendere i pezzi pregiati e costruire attorno a loro un cast di accompagnamento che possa farli rendere al meglio.
Probabilmente la pensano così anche i dirigenti rossoneri, il problema è che sui pezzi pregiati del Milan c’è l’interesse delle big europee, in particolar modo su quello che è stato il migliore giocatore del Milan in questa stagione, nonché la rivelazione del campionato e probabilmente il migliore centrocampista di tutta la Serie A per rendimento e numeri.
Manchester City forte sulla stella: il Milan resisterà all’assalto dei “Citizen”?
Nelle scorse settimane si è parlato a lungo di un possibile futuro lontano dal Milan di Mike Maignan, del possibile addio di Theo Hernandez e Raphael Leao, pedine fondamentali che però non sempre hanno mantenuto le promesse, ed anzi nel caso del terzino e dell’ala spesso sono stati al di sotto delle loro potenzialità.

Tuttavia in un progetto ben centrato che li vede come perni insostituibili all’interno di un contesto di gioco che non dipenda esclusivamente da loro possono essere ancora un valore aggiunto, quelli che per talento e colpi possono fare vincere non solo le partite ma anche e soprattutto i trofei (come dimostrato in occasione della finale di Supercoppa Italiana).
Tenerli sarebbe importante per il progetto futuro, ma chi davvero è insostituibile nel Milan di oggi è Tijjani Reijnders. Il centrocampista olandese quest’anno ha fatto un salto di livello impressionante, offrendo prestazioni di grande qualità e quantità. I gol – tantissimi – sono solo un aspetto della sua importanza, Reijders è stato per tutto l’anno il costruttore di gioco, il rifinitore, il finalizzatore e gestore dei ritmi di gioco dei rossoneri.
Proprio questo spessore all’interno della manovra è ciò che l’ha posto in cima alla lista delle preferenze di Pep Guardiola per la prossima stagione. Il Milan non ha alcuna intenzione di privarsi di lui, l’olandese non è in vendita ed ha da poco rinnovato il contratto, ma la potenza economica del City ed il carisma di quella piazza e del suo allenatore potrebbero fare la differenza.

Inoltre, lo abbiamo visto negli anni passati, di fronte ad una cifra importante il Milan tende a vendere. Il denaro incassato potrebbe servire ad inserire nuovi e interessanti tasselli in tutta la rosa, ma come abbiamo visto con gli acquisti di gennaio (sulla carta molto buoni) non è detto che funzionino come previsto.
Vendere per l’ennesima volta il perno del centrocampo (è successo con Kessie e Tonali e per volontà del giocatore con Cahlanoglu) sarebbe controproducente, anche perché di centrocampisti di altissimo livello in giro ce ne sono pochi e quelli che ci sono costano tanto e sono in squadre di primissimo piano, mai messi in discussione dalle società né tantomeno dagli allenatori.